Quando la selvicoltura incontra la tecnologia

Uno studio pubblicato su Science prevede che entro il 2100 il sud della Spagna si trasformi in un immenso deserto. Ma ricercatori ed associazioni stanno cercando di prevenire la desertificazione con nuove tecniche di semina.

“Abbiamo un programma per recuperare la vegetazione forestale e rimboschire 1 milione di ettari di terreno utilizzando i droni. Con questa tecnica in soli due giorni sono stati lanciati 500.000 semi su una superficie di 50 ettari” dice Daniel Calatayud, esperto di riforestazione.

“Avvolgiamo i semi in capsule che sono progettate per proteggerli da topi, uccelli e sono anche utili a mantenere l’umidità abbastanza a lungo perché i semi non si secchino e abbiano così il tempo di germogliare”.

Per gli esperti il progetto, iniziato nel 2015 e che si concluderà nel 2035, è un sicuro successo e sono certi di veder nascere un mix di specie arboree in grado di adattarsi e ricolonizzare tutta la regione meridionale della Spagna.

“Aumenterà la biodiversità vegetale, il terreno riuscirà ad assorbire più acqua e aumenteranno anche le risorse per un’infinità di animali che ripopoleranno l’area. A quel punto avremo una biodiversità capace di resistere alle condizioni estreme che il cambiamento climatico potrebbe portare nei prossimi anni”.

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