La parola “Scuola” viene dal greco scholé che significa ozio, riposo, agio. Anche per i latini, il termine schola rappresentava originariamente un luogo di riunione, riposo o attesa. Alle terme era lo spazio di attesa intorno alla vasca. Il termine per la riflessione e la contemplazione erano indicati con otium.

Al riparo dalle distrazioni della vita quotidiana. L’agio, il riposo, secondo i greci e i latini, era l’unica condizione in cui si poteva davvero imparare, un tempo di ricreazione per la mente per far emergere ragionamenti e intuizioni.

Nella scholé si proponevano esercizi di memorizzazione, ginnastica e musica. Si credeva che l’esercizio della memoria agevolasse lo studio, che il corpo andasse esercitato insieme alla mente e che durante l’attività fisica la musica favorisse equilibrio e l’armonia.

Nel corso dei secoli il significato di scuola si è esteso: discussioni e lezioni tenute dai sapienti, il luogo, l’istituzione destinata all’educazione degli allievi da parte dei docenti.

Questa etimologia contiene un importante suggerimento. La scuola dovrebbe essere sempre vissuta e considerata uno spazio per ricrearsi delle pre-occupazioni del mondo esterno con il corpo e con la mente, dove lasciar emergere idee e opinioni per discuterle insieme e vivere un tempo libero e ricreativo.

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