Per una connettività ecologica del territorio

 

Negli ultimi anni alcuni mammiferi hanno trovato il modo di rientrare in Italia dopo una lunga assenza, alcuni addirittura dopo cinque secoli! Lo hanno fatto attraverso il “Gate of Alps”, un corridoio faunistico che partendo dal Centro Europa collega Austria, Italia settentrionale e i Balcani.

 

Dalla seconda guerra mondiale molte specie erano scomparse dal nostro territorio anche a causa delle tante infrastrutture costruite dall’uomo come strade, ferrovie e sbarramenti lungo i corsi d’acqua che impedivano loro gli spostamenti.

 

Tra i ritorni in Friuli anche quello di Ponta, un castoro di 4 anni che ora vive solo in attesa che una femmina lo raggiunga dall’Austria, ora impegnato con le pulizie di primavera per risistemare le sue dighe di sbarramento dell’acqua.

 

Ma sono diverse le specie animali che stanno ripopolando questo estremo lembo d’Italia che una biocomplessità difficilmente riscontrabile altrove: orsi, lupi, sciacalli dorati, lontre e linci…

 

Il loro ritorno è un segnale di speranza per cercare di attuare un’antropizzazione più sostenibile che tuteli l’ambiente e i suoi tanti abitanti.

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