MANIFESTAZIONE: proviene da MANIFESTO, dal latino MANÌFESTUS, composto da MANUS=mano e -FEST, dalla radice -FEND= offendere, infestare che ha anche il senso di battere, toccare da cui MANÌFESTUS = battuto, toccato, sorpreso, colto con la mano, preso nel fatto, scoperto.

MANIFESTAZIONE corrisponde dunque a qualcosa di MANIFESTO e, cioè, a un’evidenza palpabile, tale da potersi toccare con mano, esposta agli occhi di tutti o, anche, dichiarazione pubblica.

MANIFESTARE risulta imparentato, nella sua radice, con INFESTARE: pur avendo significati diversi, entrambi i termini indicano qualcosa di dilagante o di invasivo (es. le manifestazioni che occupano grandi spazi come piazze o strade, le infestazioni nei campi o, ancora, i manifesti che invadono una città).

Esprimono chiaramente l’idea di un’evidenza, un qualcosa che non possiamo non cogliere, tanto è lampante ai nostri occhi e tangibile per le nostre mani.

Quando si arriva a manifestare, così come a infestare, è perché c’è dietro qualcosa che non può più essere trattenuto, che preme per rendersi individuabile e visibile ai più.

Una manifestazione è, dunque, una dimostrazione, un uscire allo scoperto, un segnale che non può essere ignorato e che reclama la necessità di essere valutato e affrontato.

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