Lo stop alle auto a benzina e diesel

È di pochi giorni fa la notizia che il parlamento dell’Unione Europea ha dato il via libera definitivo all’accordo, che era stato raggiunto provvisoriamente a Ottobre 2022, circa lo stop alle immatricolazioni di nuove automobili inquinanti a partire dal 2035.

Il provvedimento fa parte del pacchetto “pronti per il 55%” dell’UE, che mira a ridurre l’impatto ambientale nei settori economici strategici (come appunto quello dell’automobile).

Il pacchetto “pronti per il 55%” prevede di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, per raggiungere quindi una UE climaticamente neutra entro il 2050.

Il pacchetto di proposte prevede di garantire una transizione giusta e socialmente equa, mantenere e rafforzare l’innovazione e la competitività dell’industria dell’unione e sostenere le posizioni dei leader dell’UE nella lotta ai cambiamenti climatici.

L’attuale provvedimento contro i veicoli inquinanti prevede infine che per il 2035 tutte le autovetture a benzina e diesel siano messe fuori produzione, passando a una mobilità meno impattante per l’ambiente. Questo provvedimento non riguarderà i veicoli già prodotti e quindi di conseguenza il mercato dell’usato.

Alla notizia, in Italia si sono avute reazioni molto negative da parte dei ministri del governo. Matteo Salvini, ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha definito la decisione “folle”, anche il ministro degli interni Antonio Tajani e il ministro dell’industria Urso si sono espressi negativamente.

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