Da inizio del 2020 a Helsingborg, città portuale a Sud della Svezia, giovani e anziani stanno sperimentando un nuovo modo di vivere grazie a SällBo un progetto multigenerazionale e multiculturale che mescola anziani svedesi con giovani adulti, alcuni dei quali provenienti dal Medio Oriente o dall’Afghanistan.

Si tratta di una “casa comune” formata da 51 appartamenti situati in uno stabile che precedentemente era una casa di cura. È un progetto di vita condivisa che mira in primis a combattere l’isolamento affrontato sia dagli anziani che dai rifugiati, quasi tutti arrivati in Svezia come minori non accompagnati.

Nella metà degli appartamenti sono ospitati gli anziani, nei restanti ci sono giovani adulti compreso chi ha recentemente ricevuto un permesso di soggiorno. Per trasferirsi, gli inquilini devono “mischiarsi”, passare assieme almeno due ore a settimana e partecipare alle attività ricreative che vengono organizzate.

E quanto pagano di affitto? Un prezzo molto vantaggioso che va da 450 a 550 euro al mese e comprende elettricità, riscaldamento e acqua. Infine, la durata dell’affitto è biennale, rinnovabile per gli anziani, ma non per i giovani inquilini che, si sa, sono più propensi ai cambiamenti.

“Uno degli obiettivi del progetto era dimostrare che anche se si è diversi per età e cultura se c’è un ambiente sicuro in cui sai chi hai di fronte si è portati a socializzare”, dice Dragana Curovic, project manager del progetto. “Dopo tre anni, possiamo dire che Sällbo ha funzionato”.

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