Un anno di guerra in Ucraina

Il 24 febbraio dello scorso anno è iniziata l’offensiva delle forze armate russe che hanno invaso il territorio ucraino, dando di fatto inizio a quella che il presidente russo Putin ha definito “operazione militare speciale”.

L’invasione del territorio ucraino ha radici complesse e profonde, che vedono l’inizio effettivo delle ostilità tra i due paesi risalire al conflitto russo-ucraino.

Il presidente russo Putin ha sostenuto che l’operazione militare fosse rivolta a denazificare l’Ucraina. Queste accuse sono state etichettate come “false” e “infondate”, pura propaganda.

Tra le conseguenze più immediate dell’invasione troviamo la maggiore crisi per l’accoglienza dei rifugiati in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Circa un mese fa l’ONU stimava almeno 7000 morti tra i civili. Dovute per lo più ai bombardamenti e alle esplosioni. Per quanto concerne gli eserciti si contano circa 209.000 morti per le forze ucraine e 234.000 per quelle russe.

A oggi una possibile fine delle ostilità sembra ancora lontana. È di qualche giorno fa l’ultimo discorso di Vladimir Putin alla nazione dove ha annunciato il ritiro della Russia dal trattato New Start, accordo che prevedeva di monitorare i rispettivi arsenali atomici fra Usa e Russia.

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