Sei sotto stress? Tra un po’ potresti andare dal tuo medico di famiglia e chiedergli di prescriverti una settimana nel bosco, un po’ come si faceva con le terme. E’ uno degli obiettivi del progetto FORTER – Terapia Forestale, un progetto transfrontaliero promosso dall’Università di Udine.

Numerosi studi a livello internazionale hanno documentato che esiste unarelazione diretta tra la frequentazione delle foreste e il miglioramento della salute, soprattutto grazie all’inalazione, attraverso la normale respirazione, di sostanze organiche volatili emesse dagli alberi: i terpeni.

Ma la cosiddetta Terapia Forestale, assieme ai bagni di foresta che, fin dagli anni ‘80, in Giappone, sono diventate pratiche adottate dal sistema sanitario come forma di terapia medica preventiva e curativa, possono costituire anche una forma di sviluppo delle nostre aree alpine, con positive ricadute turistiche ed economiche.

Queste pratiche stanno contagiando sempre più anche l’Italia e la spinta definitiva l’ha data il gran bisogno di tornare a respirare dopo gli anni della pandemia da Covid-19. Oggi non esistono ancora stazioni certificate anche se sono ormai diverse le esperienze in giro per il paese.

Il progetto FORTER nel 2022 ha coinvolto 150 persone e ha visto iniziative di informazione attraverso visite di studio, incontri dimostrativi con sessioni di terapia forestale, un webinar internazionale e la qualificazione di alcuni percorsi per la pratica della Terapia Forestale.

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