Se vi dicessimo che le piante possono parlare, ci credereste? Arriva da Tel Aviv uno studio sul suono che emettono le piante, pubblicato su “the conversation” (in Italia lo trovate tradotto da “Internazionale”). A detta degli autori dello studio pare che sia prodotto quando sono sotto stress o ricevono poca acqua.

Attraverso dei microfoni a ultrasuoni, gli scienziati hanno registrato i suoni emessi da piante sottoposte a stress e piante non stressate. I suoni emessi hanno una frequenza compresa tra i 20 e i 100 kilohertz, troppo alta per le orecchie umane, quindi sono stati rielaborati e velocizzati. Il risultato è un rumore curioso, una sorta di scoppiettio, simile a quello del mais quando si preparano i pop corn.

Sembrerebbe che il suono aumenti di frequenza nelle piante sottoposte a stress e invece appaia più rilassato in quelle che hanno subito stress. La motivazione data al suono dal gruppo di ricerca pare essere quella della cavitazione (formazione e implosione) delle bolle d’aria che si formano nello xilema. Per fare un esempio, è simile a quando scrocchiamo le dita delle mani o produciamo bolle con una cannuccia in una bibita!

I primi test sono stati incoraggianti, sono stati prodotti in una serra e pare che il suono emesso vari a seconda della specie e del tipo di stress, come una sorta di allarme. È ancora in dubbio che questo possa essere considerata una vera e propria forma di comunicazione da parte delle piante però.

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