È stata catturata, nella notte fra lunedì 17 e martedì 18 aprile, l’orsa JJ4. L’animale è responsabile della morte di Andrea Papi, ragazzo di Caldes in provincia di Trento, che il 5 aprile dopo essere uscito per un’escursione sul monte Peller è stato attaccato e ucciso da JJ4. Dalla sua morte sono iniziate le indagini per capire quale degli esemplari di Orso Bruno potesse aver commesso il fatto.
Insieme a JJ4 al momento della cattura erano presenti due dei suoi cuccioli, già svezzati, che sono stati liberati. Intorno a JJ4 si è aperta una discussione sull’opportunità di abbattere l’animale. Attualmente il presidente della provincia autonoma Maurizio Fugatti si è espresso favorevolmente all’abbattimento, ma l’intenzione della provincia è stata bloccata da parte del Tar che ha accolto un ricorso contro l’eutanasia di JJ4 da parte della LAV (lega anti-vivisezione).
La decisione finale del Tar è attesa per l’undici maggio, intanto si aspetta anche la relazione dell’ISPRA (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che si è già detta favorevole all’abbattimento. Chi è contrario all’abbattimento dell’animale sostiene che possa essere spostato in centri adatti a contenerlo. Gli enti locali dall’altra parte sostengono che l’intervento sia necessario per garantire la sicurezza dei cittadini.
JJ4 fa parte del progetto Life Ursus, iniziato nel 1996 e pensato per la tutela della popolazione di orso bruno. In Italia ci sono circa 200 esemplari di orso bruno. Gli attacchi degli orsi verso l’essere umano sono molto rari, questa è la prima aggressione mortale di un orso in Italia. Negli ultimi 150 anni sono state registrate solo sette aggressioni verso parte degli orsi.