VOTO viene dal latino Vovere: “promettere solennemente, dedicare”.
Era un termine usato soprattutto in ambito religioso: “prende i voti” chi sceglie di entrare in un ordine religioso o “fa voto” chi offre qualcosa alla divinità per un impegno morale personale o per ricevere grazia.
EX-VOTO per esempio, si intende l’oggetto offerto in dono alla divinità per grazia ricevuta o in adempimento di una promessa.
VOTO è anche inteso come “espressione di volontà e sostegno” come quello del diritto costituzionale: è personale ed eguale, libero e segreto ed il suo esercizio è dovere civico.
I voti esistono anche a scuola: professori e maestri sono chiamati a valutare l’apprendimento dei loro studenti tramite verifiche e ad esprimere a riguardo un giudizio quantitativo oltre che qualitativo.
Alla base del voto, c’è sempre una relazione, un legame tra chi vota e chi viene votato: tale senso di reciprocità, in termini di sostegno e aiuto, andrebbe tenuto sempre presente! Soprattutto in ambito politico e scolastico.