Oggigiorno le persone affette da demenza senile sono spesso curate in strutture simili ad ospedali che si concentrano principalmente sulla prevenzione degli infortuni e che spesso soffrono di carenza di personale e budget limitati.

Ma a Village Landais, nel sud-ovest della Francia, si sta testando un approccio diverso: più di 100 residenti di tutte le età che soffrono di Alzheimer vivono assieme in 16 case progettate appositamente ed organizzate come un piccolo quartiere.

Sono incoraggiati a vivere in modo indipendente sotto l’occhio vigile di 180 tra personale dipendente e volontari, rigorosamente senza camice. I residenti possono entrare ed uscire dalle case a loro piacimento, svegliarsi e fare la doccia, gridare, rubare dolci, preparare il tè alle 2 del mattino.

Un salone offre tagli di capelli e c’è anche un supermercato pur senza registratori di cassa o etichette dei prezzi: il lavoro cognitivo di budgeting e pagamento è stato opportunamente eliminato.”Finché possono fare, dobbiamo essere in grado di lasciare loro la libertà di fare”.

“I loro problemi cognitivi non permettono loro di adattarsi al nostro mondo. Ci adattiamo noi a loro”, ha spiegato il capo della medicina del Village. “Perché una persona con l’Alzheimer non si riduce solo alla somma dei suoi sintomi, ma può fiorire ed evolversi come essere umano, fino alla fine”.

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