Non siamo a New York, Londra o Barcellona ma a Imer, nella Valle del Primiero, una comunità del Trentino Orientale ai piedi delle Pale di San Martino sulle Dolomiti patrimonio dell’umanità.

E questi non sono muri di cemento da decorare con le bombolette spray ma bensì pareti in legno su cui realizzare disegni con i flessibili. Lo spirito è lo stesso ossia attirare l’attenzione dei passanti con immagini di grande impatto estetico e concettuale.

È il progetto “Str(e)t Barch” nato nel 2016 dalla creatività degli artisti locali Zeni e Degianpietro per raccontare la storia e la cultura del territorio e della comunità in cui vivono.

La tela degli artisti è il legno annerito dal tempo dei capanni agricoli utilizzati per il fieno e la legna, i cosiddetti barchi, che viene grattato fino a riportarlo al suo colore originario creando immagini in chiaroscuro.

Il bello di queste opere è proprio il fatto che, dopo qualche anno, la natura torna a riprendersi quello che le appartiene invecchiando nuovamente le pareti di legno. Le opere sono visibili grazie ad un apposito percorso turistico nella campagna di Imer.

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