Sapevamo già che i dipendenti amano la settimana lavorativa di quattro giorni, ora abbiamo le prove che piace anche al pianeta. Difatti, oltre ai vantaggi per la produttività ed il benessere dei lavoratori, la questione sembra impattare anche sul cambiamento climatico.

Perché una riduzione delle ore di pendolarismo significa anche meno auto sulla strada ed una diminuzione delle emissioni di carbonio. Le recenti prove di questo modello nel Regno Unito e negli Stati Uniti hanno monitorato una riduzione, in tal senso, del 10% e del 27% per ciascun lavoratore.

Sono diminuite in modo significativo anche le emissioni legate all’invio ed all’archiviazione dei dati visto che i grandi centri di archiviazione dei dati possono consumare ciascuno quanto 50.000 abitazioni.

Molti lavoratori, grazie al nuovo tempo libero, hanno svolto attività a bassa emissione di carbonio, come l’escursionismo o gli hobby casalinghi, e si sono offerti volontari per cause ambientali oltre ad essere più selettivi riguardo al consumo ed al riciclaggio.

Ma la settimana di quattro giorni è sostenibile per ogni azienda? Per guidare un cambiamento così grande è necessario che i governi nazionali indichino la strada sul modello, ad esempio, di quello spagnolo che pagherà fino a € 150.000 alle imprese che testeranno la settimana di quattro giorni.

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