L’iniziativa indiana “Meds for more”, nata nel Maggio scorso da un’intuizione di due medici, Marcus e Raina Ranney, è tanto semplice quanto geniale: redistribuire a chi ne ha bisogno i farmaci avanzati ai pazienti guariti da Covid-19.

 

E così centinaia di volontari raccolgono i farmaci inutilizzati nei loro condomini, uffici, scuole e li inviano ai centri di raccolta di MFM da dove delle Ong trasportano i farmaci alle comunità svantaggiate o emarginate nelle aree urbane e rurali.

 

Gli operatori sanitari di queste Ong selezionano ed imballano i medicinali e li consegnano agli ospedali e ai centri sanitari per cercare di ridurre il deficit di approvvigionamento causato dalla seconda ondata della pandemia in Italia.

 

L’impennata degli infetti ha infatti colpito duramente le aree rurali dell’India dove i lavoratori emigrati per lavoro nelle città tornando a casa nei villaggi hanno portato il virus.

 

Questa iniziativa sta avendo un effetto a catena con proposte simili che stanno nascendo in diverse città dell’India. Gli ideatori di questo progetto stanno lavorando per connettersi con il governo e trasformarlo in un servizio pubblico controllato e garantito.

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