Nelle ultime settimane la quantità di acqua presente nei laghi e nei fiumi del Nord Italia è aumentata molto, tornando alle medie stagionali. Grazie alle precipitazioni la siccità che riguarda tutta l’area, in particolare in Piemonte, si è notevolmente ridotta. Ne hanno beneficiato coltivazioni e foreste e ciò ha permesso di risparmiare acqua per le irrigazioni. Ma allora possiamo dire che la siccità è finita?

In realtà la siccità è un fenomeno che si sviluppa lentamente, attraverso mesi di precipitazioni scarse in combinazione con temperature molto alte, e si risolve con la stessa lentezza. Ramona Magno, ricercatrice dell’istituto per la bioeconomia del consiglio nazionale delle ricerche (CNR) e coordinatrice scientifica dell’osservatorio siccità dice: “finché le riserve idriche (falde sotterranee e acqua nel suolo) non cominceranno a tornare alla normalità il problema rimarrà”, spiega al post.

In Piemonte, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia ci sono ancora zone in condizioni di siccità estrema. “Le piogge di un mese non sono sufficienti per appianare il deficit del lungo periodo, la siccità idrologica”, spiega Magno. Secondo i centri metereologici europei da giugno ad agosto le temperature saranno probabilmente sopra la media in tutta l’Europa e in particolare in alcune zone già interessate dalla siccità: i paesi centro-occidentali e il Mediterraneo. Si prevede anche che saranno tre mesi più piovosi della media, tuttavia, in estate piove poco in Europa.

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