Il ruolo dei media locali nello scetticismo sui vaccini

I social network non sono gli unici responsabili dello scetticismo nato attorno ai vaccini anti-Covid: una ricerca del New York Times ha rivelato il ruolo centrale avuto dai media locali.

Nell’ultimo anno negli Stati Uniti i media locali hanno dato ad alcuni medici spazio e visibilità per sostenere posizioni antiscientifiche. Sono così state diffuse informazioni errate su vaccini e fertilità, su vaccini e presunte modifiche del dna, oltre a inviti a non vaccinarsi.

Le cose non vanno molto meglio in Italia, dove nei primi mesi della pandemia c’è stata una grande richiesta di informazione di prossimità, ma anche una contrazione dei guadagni per quei media.

Ciò accade perché l’editoria locale sta vivendo una crisi che pregiudica la qualità del lavoro giornalistico. Le redazioni sono spesso sotto organico e impossibilitate a valutare in modo approfondito le notizie.

Facta ha spesso verificato articoli che mettono in relazione decessi e una dose di vaccino, senza chiarire l’inconsistenza di una correlazione tra i due avvenimenti, e approfondimenti locali che hanno dedicato spazio a medici screditati e personalità vicine all’universo no-vax.

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