Elly Schlein ha trionfato alle primarie del PD contro l’avversario Stefano Bonaccini, propone nel suo programma vie d’accesso sicure a livello europeo e la costruzione di un “mare nostrum” comunitario per evitare ulteriori tragedie in mare.

Purtroppo l’ultima è molto recente: domenica 26 febbraio, intorno alle 4, un’imbarcazione che trasportava oltre 180 migranti è naufragata a circa 200 metri dalla costa ionica della Calabria, di fronte a Steccato di Cutro, un paese in provincia di Crotone, causando più di 60 vittime.

Quattro giorni prima i migranti sono partiti su un vecchio peschereccio a motore dalla Turchia. La maggior parte proveniva da Afghanistan, Pakistan, Siria, ma anche Iran, Somalia e Palestina: avevano pagato diverse migliaia di euro per permettersi il viaggio.

Nell’ultimo giorno di navigazione le condizioni del mare sono notevolmente peggiorate, ma l’imbarcazione si è comunque avvicinata alla costa calabra, ribaltandosi però a breve distanza dalla metà.

Non si può affermare che esista un legame diretto di causa ed effetto fra il fermo delle navi per i soccorsi delle ONG e il naufragio avvenuto domenica, ma è vero che le politiche adottate dagli ultimi governi italiani hanno reso più complesse le operazioni di soccorso.

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