Deriva dal latino DIRECTUS, part.pass. di DIRìGERE. In primo luogo, indica ciò che procede in una precisa direzione, senza piegarsi né da una parte né dall’altra. Il suo contrario, in questo caso, può essere STORTO, come qualcosa che non va secondo le aspettative, oppure ROVESCIO come, per esempio, “il rovescio della medaglia”, per indicare che ogni situazione ha un suo lato opposto.

In secondo luogo, DIRITTO si riferisce a “ciò che è retto” inteso come GIUSTO, RAGIONEVOLE, ONESTO e il verbo “dirigere” assume il significato di “guidare, regolare”. Per questo motivo, per DIRITTO o, meglio, DIRITTI si intende il complesso delle leggi che regolano i rapporti sociali, da rispettare obbligatoriamente per tutti i cittadini (es. diritto pubblico, privato, penale, civile etc.)

In altre parole, è la facoltà tutelata dalla legge di manifestare e mettere in atto una determinata volontà o di esigere che altri agiscano in un dato modo o si astengano dal farlo (es.diritto di voto, di sciopero o, più in generale, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ).

Ognuno è, dunque, tenuto a far rispettare ed esercitare i propri diritti. Tuttavia, la parola DIRITTO viene spesso accompagnato dalla parola DOVERE, inteso come obbligo di fare qualcosa o rendere qualcosa in cambio. Chi ha diritti, ha anche doveri.

Per esempio, nell’ Art. 4 della Costituzione della Repubblica Italiana, è scritto: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

DIRITTO in questo senso è, principalmente una parola di natura sociale, relazionale: si ha ragione di averi diritti e doveri quando si entra in relazione con altri. Un individuo solo sarebbe libero di agire senza necessità di doverli identificare e, pertanto, essi non avrebbero senso di esistere.

Diritti e doveri, come le regole, hanno origine nella convivenza e sono necessarie per fare in modo che ogni essere vivente possa tutelare la propria libertà senza delimitare quella altrui. È ciò che consente di andare tutti/e in una stessa direzione, prevenendo il più possibile che qualcosa vada storto e si rovesci.

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