

La parola Animale deriva dal latino ANIMA = spirito vitale o anche fiato, respiro, vento. Forma femminile di ANIMUS = spirito e, riconducibile, inoltre, al termine greco ANEMOS = vento.

Il termine Anima è, infatti, riassumibile nel significato di “principio vitale di ogni organismo”, caratteristica propria degli esseri viventi. Così vengono definiti il regno animale e vegetale (piante), a differenza di quello minerale (rocce e minerali), considerato dei non-viventi.

Gli esseri viventi si distinguono dagli altri per la capacità di crescere e rafforzarsi, come di riprodursi. Per farlo hanno, inoltre, bisogno di nutrimento, di aria e di luce. Ciò riguarda le piante (vegetale viene dal latino vegetus che significa vigoroso, sano, vivificatore) e gli animali, ma anche gli esseri umani, ritenuti infatti parte del regno animale.

Animali ed esseri umani condividono, infatti, le due caratteristiche racchiuse nella parola animale: la possibilità di muoversi, come il vento, e spostarsi, alla ricerca di condizioni sempre migliori di vita, oltre che di respirare, per loro atto di vita primario e irrinunciabile. Anche le piante respirano e si muovono, ma in modo del tutto diverso.

Tante sono poi le differenze tra animali ed esseri umani e altre ancora le somiglianze che esistono, ma questa parola richiama l’attenzione su un aspetto fondamentale, basico, a loro comune: il principio vitale che li anima è lo stesso, e merita il medesimo rispetto.