5.08.2020 Esplode un magazzino di nitrato di ammonio a Beirut distruggendo la città, incertezze sul rientro a settembre, un turista austriaco si siede su una scultura di Canova rompendola.

Una tremenda esplosione di un magazzino di nitrato di ammonio nel porto di Beirut devasta la città, causa 70 morti e più di 3000 feriti, per il momento. Speriamo la situazione non peggiori.

Il Governo sta pensando di prorogare il divieto di licenziamento fino al 15 ottobre ma nel frattempo mancano i fondi per coprire i contributi di agosto… Forse bisogna rifare i conti?

Il virus continua a far parlare di sé. La distanza diventa obbligatoria anche sui pullman e viene diffuso un protocollo per le scuole dai 0 ai 6 anni dove si dice che non sarà obbligatoria la mascherina… Difficile capire cosa succederà veramente a settembre!

Esce in questi giorni il nuovo libro di Fabio Geda e Enaiatollah Akbari. “Storia di un figlio” parla di amicizia e dell’importanza di ascoltare le parole degli altri, sullo sfondo di storie di profughi e vite da ripensare.

Un turista austriaco si è seduto su una scultura di Antonio Canova per farsi un selfie e ne ha rotto un pezzo, per poi scappare senza dire niente. Ma l’arte non si potrebbe solo guardare e godere di quello sguardo e basta?

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